Pubblichiamo di seguito il comunicato della dott.ssa Laura Laera ,vice presidente della Commissione delle Adozioni Internazionali, a riguardo della situazione sanitaria legata al Coronavirus.
“Mi rivolgo a tutti coloro che partecipano alla grande avventura dell’adozione internazionale, percorso non facile, spesso irto di difficoltà ma pieno di grandi emozioni e scoperte di dimensioni umane inesplorate e di paesi diversi. Questo è un momento eccezionale che vede non solo l’Italia ma il mondo intero impegnato in una grande battaglia contro un nuovo virus che ha sconvolto le nostre abitudini e le nostre vite in generale.
L’Italia ora è in prima linea dopo e insieme alla Cina, ma anche insieme a tanti altri Paesi, per cercare di contenere l’epidemia. Lo fa con grande trasparenza e con tutte le risorse a disposizione di un servizio sanitario nazionale che tutti ci invidiano al mondo. Per quanto ottimo è evidente che esiste un problema di numeri. Troppi malati in contemporanea non troverebbero accoglienza nei reparti di terapia intensiva di cui avrebbero bisogno. Per questo ritengo che le misure restrittive adottate siano necessarie al fine di tutelare la salute di tutti noi, bene primario.
Alcuni paesi da cui provengono bambini adottivi stanno tentando di arginare i contagi e per questo adottano a loro volta misure restrittive anche nei confronti di cittadini italiani in partenza ovvero vietando l’uscita verso l’Italia dei loro bambini. È questo un periodo di sospensione che avrà presumibilmente una durata limitata a qualche settimana o pochi mesi.
Dipenderà molto da come tutti ci comporteremo di fronte a questa emergenza.
Sono certa che le nostre famiglie sapranno essere all’altezza del momento.
Le conosco come persone coraggiose, abituate ad affrontare molte difficoltà e spesso anche rischi, partendo per paesi pericolosi in giro per il mondo, dove a volte soggiornano anche per mesi, per poter accogliere bambini bisognosi di affetto e di cure.
La Commissione per parte sua cercherà di concordare con le autorità centrali, ove possibile, le modalità più opportune per affrontare questa emergenza nel migliore interesse dei bambini.”
5 marzo 20202, Laura Laera